“Non siete voi a ringraziare me, ma sono io a ringraziare voi perché comunque…è un pezzo di cuore che si apre” – ha dichiarato Germana Beha a Fege – le lacrime scendono come quando pensi a un caro che non c’è più.
Io credo molto nell’esempio: oggi, da mamma, ancora di più. L’esempio è quello di essere dritti, metaforicamente, di potersi guardare allo specchio…Un grazie commosso a Piero che, sopportando la diffidenza oggi spazzata via da profonda stima, ci ha contattato come famiglia e ha magistralmente capito il ricordo che volevamo far arrivare”.
Ecco, Germana ha colto, con questo accorato ringraziamento, il senso profondo del mio lavoro.