School Day
Che effetto fa sentirsi dei pionieri? Beh, quando le persone te lo riconoscono, ci si sente bene. Oggi tutti sanno cosa sono i talent: ne abbiamo di ogni genere e per ogni gusto. Ma nel 1990 non ne esistevano e io posso dire di avere avuto per primo quest’idea che ha anticipato di oltre un decennio format televisivi come Amici di Maria De Filippi o X Factor. Proprio nel 1990 ideavo e conducevo il mio primo School Day, di cui curavo anche la direzione artistica. Posso dire che è stato il primo autentico talent show italiano, che nel 2009 ha compiuto venti anni di ininterrotto successo.
Si trattava di un progetto di comunicazione e spettacolo, prodotto da Radio Onda Verde (l’emittente di cui sono editore da ben 37 anni), che ha consentito a migliaia di ragazzi calabresi di esprimersi, mettendosi in gioco e sperimentando qualcosa di importantissimo, la capacità di fare squadra: valori importanti nei quali credo e che sono stati per me un faro durante tutta la mia attività.
Una gara tra adolescenti
Lo School Day ha rappresentato una grande sfida cittadina, poi provinciale e regionale, tra le scuole secondarie: un talent che in ogni edizione ha coinvolto migliaia di adolescenti che si sfidavano in prove di ballo, di canto, di cultura e di abilità, facendo emergere il loro talento, il più delle volte inespresso in tutti gli altri contesti.
Mettersi in gioco
Tanti di loro, che oggi incontro da adulti, ricordano quell’esperienza e mi dicono che è stata una delle più significative della loro vita. Ognuno di quei giovani sperimentava cosa significa “mettersi in gioco”, una delle parole chiave e degli slogan della competizione, e la filosofia che stava alla base del talent: il palcoscenico come “scuola di vita” e come luogo in cui buttarsi per esprimere il proprio talento, di qualunque genere esso fosse.
Dalla città di Vibo a tutta la provincia e alla regione
I primi anni furono coinvolti soltanto gli studenti delle 15 scuole superiori della città di Vibo; poi ampliai la gara aggiungendo quelli delle scuole di Tropea e di Serra San Bruno; infine, dal 2000, offrii la possibilità di concorrere alle scuole secondarie di tutta la Calabria (nell’ambio dei programmi che facevo per l’emittente tv Telespazio, per cui produssi e presentai diversi format).
La rosa delle migliori 5
Dopo una gara a livello provinciale, i 5 Istituti vincitori confluivano nella finale regionale che si spostava di provincia in provincia. In queste finali riuscivo a riempire gli stadi delle 5 città capoluogo con migliaia di ragazzi provenienti da tutta la regione (circa 100 le scuole coinvolte). Di ogni istituto partecipavano circa 50 studenti: dunque in vent’anni, per quanto è durato lo School Day, sono stati coinvolti 60.000 ragazzi calabresi. Un numero davvero importante, che mi fa onore e mi rende orgoglioso!