Diego Cavallari e Acer: tecnologia sempre più green accanto a ogni persona
Eccellenze Italiane presenta oggi l’intervista di Piero Muscari a Diego Cavallari, Ceo di Acer Italia dal giugno del 2020. Come al solito, le domande di Muscari ricostruiscono la storia di vita di questo manager che ha maturato, prima di entrare in Acer, oltre 20 anni di esperienza nel mondo dell’elettronica, sviluppando vari business e ricoprendo molteplici ruoli nelle principali aziende internazionali quali TPVision, Haier, LG, Pioneer Italia e Sanyo. Una carriera importante che l’ha fatto scegliere, tra molti nomi possibili, per guidare Acer Italia.
Molte le iniziative e le azioni concrete soprattutto in ottica sostenibilità. Cavallari parla di azioni che vanno dal controllo della filiera fino alla progettazione “circolare” dei propri prodotti, pensati cioè sin dall’inizio per essere riciclati, utilizzando materiali riutilizzabili e componenti riparabili, per allungarne il ciclo di vita, contrariamente a quanto propone il consolidato modello di business della tecnologia, che ha fatto sempre dell’obsolescenza programmata (https://wisesociety.it/ambiente-e-scienza/obsolescenza-programmata/) una delle sue pietre miliari, paradigma della cultura dell’usa e getta.
Per Cavallari, un modello di business basato sull’obsolescenza programmata e stili di consumo dettati dall’usa e getta non possono più continuare ad avere cittadinanza nel mondo di oggi.
Negli anni il legame tra Acer e la sostenibilità è sempre stato forte, spiega Cavallari. Il logo di Acer, che è verde, è proprio ispirato all’ambiente e alla sostenibilità…Alcuni notebook sono realizzati con materiali plastici riciclati e progettati per essere facili da smontare, riparabili in tutte le loro parti, semplificando così i processi di riparazione e aumentando la durata del loro ciclo di vita. Lo sono anche i tasti e il packaging.
Acer è stata quotata in tre indici globali di sostenibilità. Inserita, fra l’altro, tra le 100 aziende meglio gestite al mondo in ambito sostenibilità secondo il Wall Street Journal.
E poi la novità è che Acer ha aperto anche alla mobilità elettrica perché nel prossimo futuro potrà essere cruciale soprattutto nelle grandi città, dove la normativa è sempre più stringente e gli spazi sempre più angusti.
L’obiettivo è offrire la massima performance con il minimo consumo, in modo che ogni cliente non debba trovarsi a scegliere fra un prodotto ecosostenibile e uno performante. Una sorta di quadratura del cerchio che rappresenta un’autentica rivoluzione.
Cavallari vuole Acer più dinamica per sfruttare al meglio le opportunità che ci sono, al fine di offrire il prodotto giusto per la categoria giusta.
Acer deve lavorare sia per coloro che hanno bisogno di un prodotto performante, ma anche per coloro che necessitano di strumenti di semplice utilizzo per avvicinarsi alla tecnologia.
Secondo Cavallari, infatti, la tecnologia può contribuire a creare una società più democratica e inclusiva. La tecnologia, dice il manager, deve essere sempre più vicina alle persone: questo è sicuramente uno dei filoni principali del business di Acer.