Nicola Piepoli: imprenditore, saggista e accademico, noto al grande pubblico per essere uno dei più grandi sondaggisti italiani.
Tra le nomination di Eccellenze italiane (il progetto ideato da Piero Muscari nel 2016) per il nuovo anno e per la VI edizione dell’omonimo Galà, quella del Prof. Nicola Piepoli, imprenditore, saggista e accademico, noto al grande pubblico per essere uno dei più grandi sondaggisti italiani (fondatore, nel 2003, e oggi Presidente, dell’Istituto Piepoli, azienda Leader in Italia, che opera nella fornitura di supporto marketing e consulenza basata su ricerche di mercato ad hoc).
Da oltre 40 anni Piepoli e i suoi partner collaborano con le aziende nazionali e internazionali più importanti e, sin dal 2009, l’Istituto Piepoli ha partecipato alle missioni organizzate da ICE, Confindustria e Abi, sotto l’egida del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero degli Affari Esteri, nei più diversi Paesi del mondo, dal Vietnam al Brasile, dalla Russia alla Cina. I contatti così maturati lo hanno portato ad essere l’Istituto più rappresentativo dell’Italia nel mondo.
È quindi un grande onore avere Nicola Piepoli tra le nomination 2022 per Eccellenze Italiane e averlo potuto incontrare a Vibo Valentia in occasione della manifestazione organizzata il 13 novembre nell’ambito di “Vibo capitale Italiana del libro 2021” (cosa della quale ringrazio il sindaco Maria Limardo, donna sempre in prima linea e sensibile a ciò che la cultura può e deve comunicare e trasmettere alle istituzioni).
Una serata indimenticabile, che ho moderato nello storica cornice di palazzo Gagliardi, su un tema di grande attualità, per presentare il “Manifesto” (redatto da Piepoli e Garrone), volto a “Riscrivere l’economia digitale”. Presente alla manifestazione, infatti, anche Pier Domenico Garrone, de “Il comunicatore italiano”, esperto di comunicazione, web reputation, sostenibilità, economia digitale, rapporti istituzionali e media, Senior Advisor per il Made in Italy, l’ agroalimentare, le Infrastrutture e le PMI.
“Da Vibo Valentia, Capitale Italiana del Libro, può ripartire la riscossa italiana nell’economia digitale. L’Unione Europea con l’indice Desi (Digital Economy and Society Index) – ha affermato Piepoli – la messo l’Italia al quartultimo posto su 28 Paesi e questo significa troppo per non cambiare immediatamente direzione e consulenti strategici nei ministeri, nelle Regioni, nelle istituzioni”.
Il fatto è che l’Italia abbisogna, questo uno dei temi principali discussi nel corso dell’incontro, di un passo in più e di sforzi ulteriori. “Servono maggiori competenze professionali italiane. Serve riscrivere l’economia digitale dell’Italia, in italiano e per gli italiani. – ha affermato Garrone – Oggi è un’utopia l’economia digitale così come viene presentata ai nostri imprenditori senza alcuna attenzione alle fonti principali del nostro Made in Italy: la cultura, le nostre lingue, il nostro territorio…Riscrivere l’economia digitale italiana in italiano per gli italiani – ha concluso Garrone – significa impegnarsi a portare cultura, sapienza e creatività a dominare la competitività che invece stiamo subendo. Perdiamo ogni giorno senso anziché acquisire l’energia che ha reso il Made in Italy il marchio in cui riconosciamo i nostri prodotti e le nostre storie. Questo è il manifesto che portiamo a Vibo Valentia, Capitale Italiana del Libro per un uso serio e sociale del PNRR del Governo Draghi”.