Gian Ettore Gassani, Esperto di Diritto in famiglia, Presidente AMI e autore
Prosegue senza sosta, tra l’entusiasmo di tutti, la programmazione di “Vibo Valentia Capitale Italiana del Libro 2021”. Domenica 19 dicembre, nella scenografica cornice di Palazzo Gagliardi, alle ore 18,00, ancora un altro incontro degno di rilievo: è stato presentato il libro di Gian Ettore Gassani “La guerra dei Rossi”.
Il libro è una interessantissima ed emozionante raccolta di storie di vita forense (e di vita vissuta): scritto da uno dei più celebri matrimonialisti italiani, sottolinea l’importanza del ruolo dell’avvocato non solo nelle aule dei tribunali ma nella società italiana. Con un linguaggio accattivante, non senza note aspre e graffianti, il volume pone l’accento sui profondi mutamenti culturali occorsi in Italia negli ultimi decenni.
Esperto in Diritto di Famiglia, Diritto penale della famiglia, Diritto di famiglia internazionale, Diritto Penale ordinario e minorile, Adozioni Internazionali, Sottrazioni Internazionali dei Minori e molto altro, oltre che Presidente Nazionale e fondatore dell’AMI (Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani per la tutela delle Persone, dei Minorenni e della Famiglia), Gassani è autore dei volumi “I Perplessi Sposi”, “Vi dichiaro divorziati” e “C’eravamo tanto armati”.
L’incontro è iniziato con la presentazione e i saluti del sindaco della città, Maria Limardo, che ha introdotto il Presidente dell’Ordine degli Avvocati della provincia di Vibo, l’Avv. Francesco De Luca. Un evento eccezionale, che ho moderato in qualità di direttore artistico del calendario di manifestazioni di “Vibo Capitale Italiana del Libro 2021”.
Il volume, che ha avuto il premio della critica al Festival internazionale del libro di Montefiore Conca (Pegasus), in Romagna, non racconta soltanto, come ci si aspetterebbe, di crisi di coppia, ma di conflitti generazionali, e di storie toccanti di figli i cui padri e madri non sono mai stati tali. L’ennesima e commovente testimonianza di un avvocato che è anche scrittore – e che scrittore! –, alle prese con storie familiari complesse e drammatiche consumate prima e durante la pandemia. Il racconto accoglie anche il “Manuale del perfetto fedifrago”, un capitolo nel quale, fra umorismo e dissacrazione di vetusti, quanto vivi, luoghi comuni, si offrono osservazioni preziose su come prevenire o affrontare queste problematiche, sia dal punto di vista legale che sociale.
Ho iniziato l’incontro con Gassani leggendo un bel passo dell’introduzione al libro scritta da Maurizio De Giovanni, un grande autore che avremo come ospite a Vibo Capitale del libro: “Sono abituato a cercare nei fatti di cronaca gli aspetti sentimentali, quelli universali e narrativi, che si prestano a costruire storie che rimangono nel cuore dei lettori. Raccontare è un modo di rappresentare emozioni di cui raramente abbiamo la forza o il coraggio di parlare. Ed è tristemente frequente che la realtà, il brutale racconto degli avvenimenti superi di gran lunga la fantasia più sfrenata e che il telegiornale sia più agghiacciante e atrocemente assurdo di ogni possibile invenzione dello scrittore. Il lockdown e la parziale chiusura sociale che lo ha preceduto e seguito, e che in buona sostanza ancora dura, sono stati una dimensione sociale dalla portata e dagli effetti non prevedibili e per la maggior parte perniciosi. Le statistiche, che troverete in queste pagine, raccontano con la freddezza dei numeri un’esplosione delle violenze domestiche, del femminicidio, della sopraffazione e delle prevaricazioni. E, con ogni probabilità, delle separazioni tra coniugi. La famiglia, questo istituto così antico e così traballante, ha retto poco al colpo del contatto forzato, dell’espandersi del tempo insieme, dello spazio ristretto. E a farne le spese sono stati, al solito, i più deboli.”
Come scrive De Giovanni, è proprio vero che “…i libri di Gian Ettore Gassani sono frustate sulla carne viva della sensibilità affettiva”. Di questo e di molto altro abbiamo discusso nel corso della serata con l’autore de “La guerra dei Rossi”: un incontro memorabile che ha toccato senza mezzi termini, con empatia e autenticità, un nervo drammaticamente scoperto degli individui e della società.