Direzione artistica di Vibo Capitale italiana del libro 2021
Ricevere l’incarico della direzione artistica per un evento istituzionale di rilievo come Vibo Capitale Italiana del Libro 2021 da parte del sindaco Maria Limardo – donna animata da un grande amore per la cultura, oltre che dalla convinzione di dover utilizzare al meglio un riconoscimento eccezionale come questo per dimostrare la capacità e il valore del comune che amministra – ha significato per me, innanzitutto, un enorme segno di stima da parte della mia città che, in questo modo, conferma e premia oltre trent’anni di lavoro sul territorio.
Con lo stesso entusiasmo, la stessa determinazione e consapevolezza – chiaramente tangibili nel Sindaco e nella sua squadra ma che si respirano un po’ in tutta Vibo – di saper impiegare questa opportunità per farne tesoro, ho accolto questo incarico immediatamente, com’è nel mio stile, e ho iniziato a immaginare il modo più bello e coinvolgente per intraprendere una nuova narrazione della città.
Prima di proseguire nel raccontarvi quest’avventura, un doveroso ringraziamento al sindaco, alla sua giunta, ai suoi assessori, che ci hanno dato fiducia; grazie anche alla squadra di tecnici, che si impegna al massimo per la riuscita di ogni evento, e a tutti gli “attori” appassionati che fanno cultura nella città, a partire dalle tante associazioni che in essa operano.
Lo slogan: Vibo Valentia. Una storia da vivere!
Da settembre è iniziata questa nuova avvincente sfida e con la mia squadra, ormai collaudata, abituati come siamo a lavorare su tutto il territorio italiano per dare forza agli eventi, abbiamo ragionato sul fatto di dover partire da uno slogan che mettesse in rilievo in che direzione volessimo andare, uno slogan d’impatto, che potesse essere spiegato nel modo giusto.
Lo slogan che ho ideato per guidare la mia idea di direzione artistica è “Vibo Valentia. Una storia da vivere” perché, se ci si pensa, una città può scrivere nuove pagine solo se intanto vive!
Lo slogan porta con sé un appello, ovvero chiama tutti a riprendere le redini del gioco, a partecipare alla vita della città, non solo coloro che ci abitano ma anche chi ci si trova di passaggio. È importante l’immagine che ci si fa di un luogo, come di una persona … ecco perché ho inteso richiamare l’attenzione sul soffermarsi a guardare, osservare, ascoltare, partecipare, provando a “immergersi” per raccogliere quante più immagini possibili da poter restituire altrove, insomma … vivere e narrare la città.
Quindi, che significa lo slogan “Vibo, una storia da vivere” come fil rouge di questo straordinario viaggio attraverso Vibo Capitale Italiana del Libro 2021? Significa vivere la città per poterla raccontare, per poterne scrivere, soprattutto per il futuro …
“Una storia da vivere”, da vivere fino in fondo su “ali” immense rappresentate dalle pagine dei libri, come nel logo scelto per il cartellone della manifestazione, fitto di appuntamenti.
Incontri con autori, giornalisti, personaggi del mondo della musica, dello sport, dello spettacolo … dibattiti e talk, salotti di approfondimento su varie tematiche e tante altre iniziative, per coinvolgere tutti, stimolare la lettura e provare a fare da volano a una ripresa del Sud. Senza tralasciare il fatto che gli ospiti saranno a loro volta invitati a raccontare di noi! Una storia da vivere è, infatti, anche un appello ai tanti intellettuali, scrittori e giornalisti che passeranno da Vibo, ai quali chiediamo di portare qui il loro mondo, i loro progetti, il loro libro, ma anche di venire in questa città posando su di essa lo sguardo, avvicinandosi ad essa, vivendola, attraversando la sua storia, camminando per le sue strade, e provando a capirla, a comprenderla, ad assorbirla, così da poterci restituire un punto di vista elaborato attraverso la loro esperienza.
Come dice qualcuno, “la bellezza è negli occhi di chi guarda”: in questo Paese, paradossalmente, a volte abbiamo bisogno di uno sguardo esterno per comprendere appieno il valore che abbiamo dentro di noi e, in questo caso, dentro la nostra città.
La conduzione di molti eventi
Con il prezioso apporto del sindaco, della giunta, delle Associazioni, insieme alla mia squadra è stato redatto un ricco calendario di eventi, ricercando sinergie con attori del luogo e professionisti/artisti di rilievo, per dar vita ad un palinsesto all’altezza della ricchezza culturale della città.
Vibo Valentia si è saputa mettere in gioco, sfruttando questa grande occasione, cercando di inaugurare un palcoscenico da cui intraprendere una nuova narrazione di sé e dei suoi punti di forza. Un fitto calendario estivo, con iniziative culturali legate ai libri, al teatro e alla musica, ha rappresentato un’anteprima del programma che seguirà poi fino a maggio.
Come direttore artistico ho avuto il piacere di moderare la presentazione della prima parte del programma e di illustrare, a settembre, il ricco cartellone di eventi, con ospiti eccellenti dal mondo del cinema a quello dell’arte, dai fumetti ai romanzi gialli. Numerose e significative le rassegne, come il Festival “Leggere e Scrivere”, il “Vibook”, il “Festival Valentia” e “L’Isola che non c’è”. Tra i temi degli eventi: il Sud, i modelli di sviluppo, la legalità, le pari opportunità e il rilancio del mezzogiorno.
Grazie al contributo e alla cooperazione di Vibo Capitale del libro è stata realizzata un’edizione speciale, la sesta, di “Estate a Casa Berto”, il festival che abbraccia letteratura, cinema, teatro e arte, dedicato alla figura del grande scrittore Giuseppe Berto, ideato e diretto dalla figlia Antonia e da Marco Mottolese. In particolare l’incontro “La ripresa vista dal Sud”, nel quale si è discusso del rilancio del Mezzogiorno e che io ho moderato, ha avuto come protagonisti personaggi importanti della vita culturale del Paese. Sono intervenuti all’evento: lo scrittore Emanuele Trevi, il direttore de “Il Quotidiano del Sud”, Roberto Napoletano, l’editore Florindo Rubbettino e il noto giornalista e storico Paolo Mieli che ha ci ha dedicato parole importanti: “lo spirito di una ripartenza vera si coglie in luoghi come questi…..io amo la Calabria…può ambire di più, può essere il volano di questa ripartenza!”. “ Con la manifestazione…faremo grandi cose”.
Sono stati implementati un sito internet dedicato e diverse pagine social, con calendari e funzionalità innovative che consentono di seguire gli eventi in modo completo, da quando vengono presentati in diretta streaming fino a dopo, con podcast audio e video. Il grande sforzo che si sta compiendo per creare connessioni, gemellaggi e alleanze di scopo anche con altre città d’Italia aiuterà la città, nei prossimi anni, a non essere sola e a poter contare su sinergie funzionali nell’intero Paese.
Altro snodo importantissimo è stata la presenza di Vibo alla XXIII edizione del Salone del Libro di Torino, in cui ho moderato un incontro dedicato alla presentazione degli scrittori presenti nel calendario artistico “Vibo capitale italiana del Libro 2021”. A fare visita allo stand di Vibo Capitale del Libro è arrivato anche Giulio Biino, il Presidente del Salone, che ha speso parole di lode nei confronti della città e con il quale si è svolto un dibattito coinvolgente e ricco di spunti di grande interesse.
Il programma finora presentato va fino al 31 dicembre: è prevista la presenza di numerosi ospiti, tra cui Lella Golfo, Presidente del Premio Belisario, Tommaso Labate, giornalista del Corriere della Sera, l’artista Cesare Berlingeri, con i critici Angelo Crespi, Domenico Piraina e Rocco Guglielmo, Piera De Tassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, Santo Versace, il giallista Maurizio De Giovanni, Gian Ettore Gassani, la giornalista Tiziana Ferrario e lo psichiatra Paolo Crepet. Seguirà una seconda parte che continuerà fino a maggio 2022, quando sarà celebrato un evento speciale per concludere questi 12 mesi di, Vibo Capitale Italiana del libro: il premio Nobel per la letteratura Peter Handke, che incontrerà gli studenti vibonesi grazie al progetto ideato dalla casa editrice Settecolori.