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Oggi 3 dicembre, un altro grande ospite di Vibo Capitale del libro 2021: Paolo Crepet, tra i grandi della psichiatria italiana, non solo medico ma anche saggista, sociologo, educatore e opinionista. Decine i suoi testi e gli articoli pubblicati, a testimonianza di un’attività scientifica e divulgativa a tutto tondo.
Oggi discuteremo con lui del suo ultimo libro, ‘Oltre la tempesta. Come torneremo a stare insieme’ , pubblicato il 18 maggio di quest’anno per i tipi di Mondadori, casa editrice con cui ha già pubblicato diversi volumi.
Crepet spiega nel libro come vede il ritorno alla vita dopo la ‘tempesta’, con chiaro riferimento all’emergenza pandemica che abbiamo attraversato e stiamo ancora attraversando. “…adesso siamo spaventati, disorientati, ora depressi o inclini all’ira, ora fiduciosi nella solidarietà collettiva: stiamo attraversando – scrive in una delle sue pagine – la pandemia come fossimo in mezzo a un mare tempestoso, cercando di resistere nella speranza di arrivare presto a un approdo”.
E allora, cosa bisogna fare per uscire da questa situazione? Che futuro ci attende?
La risposta, anzi più di una risposta, è data nel volume con dovizia di “soluzioni”. La realtà non sarà più quella di prima. Ma il futuro è nelle nostre mani, nella nostra capacità di progettarlo e nutrirlo facendo leva sulle nostre risorse. E dobbiamo farlo soprattutto per offrire opportunità alle giovani generazioni, cui va non va negato il diritto di sognare e di guardare avanti senza timore.
Come spiega nelle sue pagine appassionate, c’è bisogno, oggi più cha mai, di curiosità e di audacia, oltre che di uno sguardo capace di scoprire che in ogni storia è contenuta una metafora. La costruzione del futuro, passa anche attraverso un nuovo, e più maturo impegno collettivo, perché nuovo si arriva solo se ci si incontrano, arricchendosi l’un l’altro. “Scuotiamo le nostre anime facendo emergere la forza propulsiva e trasgressiva che è dentro di noi, per riscoprire il senso più vero e profondo delle relazioni e dare forma a quello che sarà il mondo oltre la tempesta. – suggerisce Crepet – Solo così potremo dire che questa terribile esperienza ci ha insegnato qualcosa: se ci aiuterà a ritrovare la nostra dimensione più autentica e a riscoprire la bellezza e lo stupore che la vita ha in serbo ogni giorno per noi”.