Agrigento si prepara a vivere un anno straordinario con il titolo di
Capitale Italiana della Cultura 2025. Un riconoscimento che pone i riflettori sulla città e sulla sua ricca storia, offrendo un’opportunità irripetibile di valorizzazione del territorio. Lo racconta
Costantino Ciulla, Assessore al Turismo, alla Cultura e agli Eventi di Agrigento, in un’intervista esclusiva rilasciata a
Piero Muscari presso lo stand della Regione Sicilia al BIT 2025.
Una Sfida e un’Occasione per il Territorio
“È una grandissima sfida, ma anche una grande opportunità per tutta la provincia e per l’intera Sicilia”, afferma l’Assessore Ciulla. Agrigento, da sempre crocevia di culture, è stata ufficialmente riconosciuta come capitale culturale d’Italia, una designazione che mancava da decenni e che ora può rappresentare una svolta per la città e per l’isola.
L’obiettivo principale non è solo celebrare il patrimonio storico e artistico della città, ma anche
comunicare efficacemente il suo valore al mondo intero. Spesso, infatti, il problema del Sud Italia non è la mancanza di eccellenze, ma l’incapacità di raccontarle adeguatamente. “Dobbiamo migliorare le infrastrutture e i servizi, ma soprattutto dobbiamo imparare a raccontare la nostra storia e a farla conoscere meglio”, sottolinea Ciulla.
Agrigento: Oltre la Valle dei Templi
Quando si pensa ad Agrigento, la prima immagine che viene in mente è la
Valle dei Templi, ma la città ha molto di più da offrire. La sua storia affonda le radici nelle
colonie greche, nella dominazione araba, nei normanni, nei fenici e nelle tante civiltà che hanno lasciato un segno indelebile sul territorio.
“Spesso si parla solo di ciò che non funziona, invece dobbiamo far emergere la vera ricchezza della nostra terra”, spiega l’Assessore. Agrigento deve puntare su una narrazione positiva, facendo conoscere al mondo le sue bellezze ancora inesplorate e il suo enorme potenziale.
La Cultura Come Motore di Sviluppo
Il riconoscimento come Capitale Italiana della Cultura rappresenta
una leva strategica per il rilancio del turismo e dell’economia locale. Negli ultimi anni si è sottovalutato il potenziale del turismo culturale come settore chiave per creare occupazione e sviluppo. L’Assessore Ciulla, raccontando la propria esperienza personale, sottolinea l’importanza di
offrire ai giovani motivazioni per restare e investire nel territorio.
“Per troppi anni abbiamo parlato di Agrigento come città a vocazione turistico-culturale, ma ora vogliamo che il turismo e la cultura diventino una reale fonte di reddito”, afferma Ciulla. Questo significa non solo accogliere più visitatori, ma creare
opportunità di lavoro e valorizzare le competenze locali.
L’Appello agli Italiani
Agrigento si prepara ad accogliere visitatori da tutto il mondo. “Chi viene ad Agrigento piange due volte: quando arriva e quando riparte”, afferma Ciulla citando un detto siciliano. Questo perché la città lascia il segno, con il suo fascino, la sua storia e il calore della sua gente.
L’invito è chiaro:
visitare Agrigento non solo nel 2025, ma sempre, perché l’anno da Capitale della Cultura è solo l’inizio di un percorso di valorizzazione e crescita che continuerà nel tempo.
“Vi aspettiamo, perché il vostro arrivo ci stimola a fare di più e a migliorare sempre”, conclude l’Assessore. E noi non possiamo che raccogliere l’invito a scoprire una delle gemme più preziose d’Italia.
Guarda il vidoe dell’intervista
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