Premessa
Il 14 dicembre, presso l’elegante residenza milanese di Annamaria Bernardini De Pace, una delle più qualificate e famose matrimonialista italiane, si è tenuta la seconda tappa di “Eccellenze Aperte. Apriamo il cuore delle nostre aziende”.
L’evento, creato e gestito da me, dedicato al tema “Essere un professionista eccellente”, ha presentato un palcoscenico unico dove si sono fuse narrazioni personali e di successo imprenditoriale, creando – ed è questo lo spirito – un ritratto vivace e genuino del made in Italy.
ECCELLENZE APERTE: UN’ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO ECCELLENZE ITALIANE
Nel 2015, ho dato vita a Eccellenze Italiane, un progetto che nel tempo è diventato un network di storie imprenditoriali e professionali eccezionali.
Così ho voluto espandere il nostro tradizionale Galà annuale, che si svolge annualmente presso il ristorante La Pergola – Terrazza degli Aranci di Heinz Beck a Roma, in una serie di eventi più ampia.
Il mio obiettivo era quello di trasformare le esperienze individuali di ogni imprenditore e professionista in un patrimonio più condiviso e accessibile.
Eccellenze Aperte, nato da questa visione, è un evento di networking e rappresenta un modo unico per promuovere il B2B, creato per ascoltare, apprendere e trarre ispirazione dalle storie. Ogni racconto, ogni esperienza diventano parte di un quadro più ampio che celebra il valore dell’eccellenza italiana.
Una magnifica II edizione presso la matrimonialista Annamaria Bernardini De Pace
La prima edizione si è svolta presso l’azienda di Aldo Cingolani, la Bertone Design Group, mentre questa del 2023, la seconda, nel cuore di Milano, presso la splendida residenza privata di Annamaria Bernardini De Pace, uno dei più celebri matrimonialisti italiani, che ha aperto il momento delle narrazioni raccontando di sé: “Sono nata combattente e sono così perché mi piace,” ha detto la De Pace, portando il valore della resilienza e dell’indipendenza nel suo percorso nel campo legale.
IL MOMENTO DELLE STORIE
Dopo l’aperitivo, è arrivato il momento più atteso della serata, condotto da me, affinché ogni ospite potesse raccontare la propria storia. Presente anche Michelangelo Tagliaferri, di Accademia di comunicazione, Presidente del Comitato Scientifico di Eccellenze Italiane. Tante le voci che si sono alternate, tracciando percorsi affascinanti sia da un punto di vista professionale che umano
Jean-Paul Treguer, imprenditore francese trapiantato in Italia, ha raccontato il legame speciale con la Sardegna. “Ci siamo innamorati pazzamente di questa terra e dei Sardi,” ha detto, spiegando come questa passione abbia ispirato lui e sua moglie Isabelle nella creazione del rosato So Chic.
Marco Klinger, celebre chirurgo plastico, ha svelato il suo segreto per il successo: “Bisogna sognare in grande. Sognare in grande significa che tutte le cose che ho vissuto le ho sognate,” mostrando l’importanza di avere una visione ambiziosa.
Monica Bianco, fondatrice di Mia Bag, ha condiviso un momento che ha segnato il suo percorso: “Il naming del brand è nato quasi per caso, ispirato da un chihuahua di nome Mia. Questo mi ha insegnato che a volte le idee migliori arrivano quando meno te lo aspetti,” evidenziando l’imprevedibilità della creatività.
Regina Schreker, ex modella, oggi stilista e imprenditrice, ha riportato alla memoria un incontro speciale: “A lui piaceva molto come facevo la passerella,” ha detto, parlando di Andy Warhol e dell’impronta indelebile che l’artista ha lasciato nella sua vita e carriera.
Aldo Cingolani, titolare di Bertone Design Group, ha sottolineato il valore delle connessioni: “Gli incontri di Eccellenze Aperte hanno generato una serie di relazioni di amicizia e di business, ma soprattutto di reciproca stima,” dimostrando come eventi di questo tipo possano creare legami duraturi.
Massimo Albertengo ha raccontato la riscoperta di un marchio storico: “Questa non è una storia inventata… ma è finita in un cassetto,” ha detto riferendosi al Panettone Baj, simbolo di tradizione e autenticità, recentemente acquisito dalla Albertengo Panettoni.
Pier Francesco Rimbotti, di Infrastrutture Spa, ha condiviso un’esperienza che ha sfidato ogni pronostico: “Siamo stati la prima azienda non giapponese a vincere una gara pubblica e anche lì tutti ci hanno detto ‘Voi siete dei matti, non è possibile’,” dimostrando che l’innovazione e il coraggio possono aprire strade impensabili.
Roberto Gigio, di Coldwell Banker Italy, ha narrato la storia vincente di uno storico marchio dell’immobiliare di lusso, nato negli Stati Uniti e da lui fatto sbarcare in Italia circa 15 anni or sono (ad aprile del prossimo anno la Convention dei 15 anni, che Roberto mi affiderà come ha fatto con quella del 2023).
La serata si è conclusa con una degustazione di eccellenze gastronomiche, accompagnate dal rosato So Chic e dal Panettone Albertengo, chiudendo un evento che ha celebrato la passione, la creatività e la forza delle storie italiane.